giovedì 24 gennaio 2008

Cenni storici sulla MUAY THAI




















ORIGINI DELLA MUAY-THAI :
Se ci si chiede come la boxe tailandese sia nata, come si sia sviluppata e chi abbia creato l'arte, la risposta corretta dovrebbe riferirsi alla preistoria, quando la razza umana era ancora primitiva, e sia la necessità sia la natura costringevano gli esseri umani a combattersi l'un l’altro per la propria sopravvivenza e per quella delle persone care.Dalla consapevolezza profondamente radicata della necessità di proteggere se stessi in ogni istante, armi naturali vennero sviluppate come strumenti difensivi e offensivi. Questo è l'inizio della storia del modo in cui gli esseri umani cominciarono a far uso dei loro piedi, ginocchia, pugni e gomiti. E’ un fatto risaputo che gli esseri umani sono fondamentalmente inclini a vivere in comunità piuttosto che come individui appartati ed e’naturale che all’interno di un gruppo una persona assuma il comando. Il capo del gruppo insegnava alla propria gente i metodi di autodifesa contro gli invasori, tale insegnamento includeva l'uso dei piedi, dei pugni, delle ginocchia, dei gomiti, la spinta con braccia e gambe, e la lotta libera. Con il tempo, l'abilità e l'astuzia nell'arte del combattere acquisirono importanza e l'intera tribù vi si dedicò sempre più. Essi riuscirono quindi a indurre altre tribù ad unirsi alla loro e man mano che il numero dei membri cresceva la tribù diveniva un'ampia comunità, e i capi intraprendenti riuscivano a portare prosperità in questi crescenti insediamenti utilizzando tutti i metodi conosciuti fino ad arrivare a produrre frecce, lance e giavellotti.

Quando le società divennero più avanzate vennero scoperti metodi per forgiare i metalli costruendo armi come coltelli, lance, spade, scudi etc., e svilupparono la capacità di usare armi in battaglia. Nei tempi in cui la Tailandia era ancora in processo di formazione e stava ancora riunendo le proprie forze, venivano mosse continuamente guerre con i paesi vicini. Si potrebbe dire che a quei tempi la professione nazionale tailandese fosse prepararsi ad un conflitto. Attacchi e invasioni avevano luogo continuamente, i metodi di combattimento differivano da quelli usati oggi soprattutto per il fatto che le armi utilizzate erano a corto raggio: lance, giavellotti, grandi aste curve e dotate di lame chiamate khaw-ngao, e anche mazze di legno, che, bisogna ricordare potevano essere usate solo nel combattimento corpo a corpo. Per un popolo costretto ad affrontare continue battaglie, lo studio e la continua pratica di tecniche da utilizzare per attaccare o difendersi dagli invasori diveniva fondamentale per la sopravvivenza e fu così che con il passare del tempo quelle che potevano essere definite semplici tecniche di difesa divennero parte fondamentale della cultura di un popolo fino a sviluppare una vera e propria arte marziale. Siamo quindi agli albori di quella che può essere definita come la boxe tailandese classica. La boxe tailandese è un'arma sempre a disposizione ed un combattente che non conosce questa arte alla perfezione, anche se in possesso di armi esterne e artificiali, sarà in svantaggio rispetto al lottatore che le sappia utilizzare entrambe. Phrayaa Phichai dalla spada spezzata, altrimenti conosciuto come Thongdii Fankhao, è un esempio di simile guerriero.Quando raggiunse la condizione di audace e trionfante combattente sotto il regno del re Taksin, egli fu comandante supremo dell'esercito e condusse la gente comune a resistere coraggiosamente al nemico senza dare importanza alla possibilità della propria morte. Per amore del proprio paese egli continuò a combattere fieramente finché la sua spada si spezzò. Gettandola via egli continuò la battaglia con i pugni, le ginocchia e i gomiti. Grazie alla sua conoscenza della boxe tailandese egli venne fuori dalla battaglia vivo e vittorioso. Questa disciplina è stata studiata regolarmente dai soldati tailandesi sin dai tempi antichi. In tempo di guerra, quando era necessario confrontarsi col nemico, o in tempo di pace quando s’insisteva sulla preparazione. Ciò perché, nel corso dei secoli, combattere una guerra si è spesso ridotto ad una lotta corpo a corpo nella quale le armi e i metodi di combattimento cambiano rapidamente e inaspettatamente. La boxe tailandese è un'arte amata dal popolo tailandese in ogni strato della società, inclusa la nobiltà e i reali. Nelle cronache storiche del periodo Ayudhya, viene descritto il regno di Phra Sanphetch VIII, che fu chiamato Khun Luang Sarasak, un titolo comunemente conosciuto come Phra Chao Suua, o "Signore delle Tigri". Egli sarebbe stato così appassionato di boxe tailandese da travestirsi per partecipare ad incontri nei quali egli si abbassava a combattere contro la gente comune.
Nao Kanon Tom Al tempo della caduta dell'antica capitale di Ayuthya nel 1767, quando la città fu destabilizzata e andava verso la distruzione poiché le sue leggi erano deboli, le truppe di invasione birmane raccolsero un gruppo di residenti tailandesi e li fecero prigionieri. Tra di loro vi era un gran numero di pugili tailandesi che furono tenuti dal sovrano birmano Suki Phra Nai Kong di Kai Pho Sam Ton nella città di Ungwa. Nel 1774, nella città birmana di Rangoon, Mangra il re della Birmania decise di organizzare una celebrazione di sette giorni e sette notti in onore delle pagoda nella quale sono conservate le reliquie di Buddha. Egli ordinò una presentazione reale di un match di boxe tailandese tra lottatori tailandesi e birmani. Per la celebrazione egli predispose diversi tipi di spettacoli folcloristici come le commedie in costume, opere teatrali e gare di combattimento con la Spada. II ring di combattimento fu collocato di fronte al trono. Durante il primo giorno della celebrazione, un nobile birmano di alto rango condusse un pugile tailandese di nome Nai Khanom Tom a rendere omaggio al re birmano. Mangra acconsentì pertanto che il pugile thailandese affrontasse in combattimento un pugile birmano. Non appena il combattimento cominciò, il pugile tailandese cominciò a danzare intorno al suo avversario, cosa che stupì e rese perplessi gli spettatori birmani. L'arbitro annunciò quindi che la danza era una tradizione tailandese (wai khruu), attraverso la quale il pugile rendeva omaggio alla propria guida. Quando il segnale d'inizio del match venne dato, Nai Khanom. Tom si precipitò sgomitando e prendendo a pugni il proprio avversario sul petto finché quest'ultimo non crollò. L'arbitro, tuttavia, ritenne che il knockout non dovesse essere considerato una vittoria per il pugile tailandese, poiché il suo avversario era stato distratto dalla danza wai khruu, così ché Nai Khanom Tom dovette confrontarsi con altri nove pugili birmani. Il suo ultimo avversario fu un insegnante della città di Ya Kai che era in visita per godersi le festività. Egli si offrì di combattere ma fu subito frantumato dai calci di Nai Khanom Tom, al punto che nessuno osò sfidarlo oltre. Mangra fu così affascinato da questo stile di lotta da ordinare che Nai Khanom Tom fosse ricompensato.Egli è considerato il primo pugile tailandese che conferì dignità alla boxe tailandese e l'episodio che diede risonanza a questo sport oltre i confini tailandesi è rimasto impresso nella storia birmana sino ad oggi.
La boxe tailandese è uno sport che viene praticato con piacere da tutte le classi sociali, estendendosi anche ai regnanti del paese, che lo hanno sempre sostenuto. Il re Rama V era un grande fan che guardava di frequente gare. Egli era particolarmente attratto dalle lotte fra i migliori pugili di ogni provincia che gareggiavano per i campionati. Il re dava un tale sostegno alla boxe e alle arti marziali che durante il suo regno i migliori pugili di ciascuna provincia ricevettero spesso dei nomi direttamente da lui. Questi includevano Phrachai Chokechokohana, un istruttore di boxe di Bangkok; Muen Sangad Cheung Chok, un istruttore di boxe della città di Korat, Muen Muay Maen Mad, della provincia di Lopburi; Muen Muay Mii Chue, della provincia di Chaya; e altri. Nel 1921, durante il regno di re Rama VI, il re predispose un grande torneo a Sanaam Suan Kulaab (campo del giardino di rose). Questo grande evento doveva rappresentare una sorta di rinascita che riportasse l'arte al suo antico splendore, il più grande torneo nella storia della boxe tailandese, con pugili d'alto rango che venissero a Bangkok da province differenti per partecipare. Oltre ai pugili tailandesi, dovevano esserci combattenti cinesi, indiani e birmani che venissero a misurare le loro capacità contro i tailandesi. Una grande folla di spettatori si riunì, includendo molti stranieri. Il ricavato della vendita dei biglietti fu usato per acquistare armi per la difesa del paese. Gli europei si interessano alla boxe tailandese da almeno 60 anni. Durante la prima guerra mondiale, la Tailandia mandò truppe a combattere con gli alleati, e la boxe tailandese fu conosciuta nel mondo grazie ad una pubblicazione sportiva chiamata Le sport orient, pubblicata a Mainz nella quale si asseriva affannosamente che "La boxe tailandese è stupefacente ma difficile da vedere. I pugili sono agili, forti e robusti. Questo sport non è soltanto una forma emozionante, strana e straordinaria di intrattenimento. Ancora una volta, essa dà l'impressione ai francesi che il Siam sia veramente una delle nazioni più forti dell'Asia. "
Lo studio della boxe tailandese si diffuse fra i soldati tailandesi in passato, poiché le armi da fuoco non erano distribuite così ampiamente come oggi e molti dovevano far ricorso alle proprie spade. Molti combattimenti divenivano pertanto lotte ravvicinate, e i soldati tailandesi si esercitavano a dare calci in modo da prendere vantaggio sugli avversari. Così durante questo periodo la boxe tailandese fu usata come complemento al tiro di scherma e al combattimento con la spada. La boxe tailandese cominciò ad essere uno sport organizzato in maniera reale e ordinata quando venne costruito un ring per il combattimento nel campo di calcio di Suan Kulaab. Il suolo del ring fu fatto di assi di legno. Le corde furono fatte di giunchi e collocate in cima alle assi. Il tempo veniva misurato in minuti, e c'era un arbitro. Da allora la boxe tailandese è conosciuta in tutto il mondo.La boxe tailandese è uno sport tremendo, senza confronto con qualsiasi azione di altri paesi. È sia uno sport sia una tecnica di autodifesa. Potrebbe essere un'arma a disposizione per colpire in maniera fatale o essenziale un nemico.Questa arte è piena di complicazioni, tecniche, trucchi, e tattiche senza bisogno di ricorrere ad armi esterne. Può essere usata per liberarvi da un a situazione di pericolo o per tenere il vostro corpo in forma. Lo studente di Muay Thai deve muovere ogni organo in dolce armonia e sincronia. Essa costruisce la forza, il coraggio, la determinazione, la pazienza e la capacità di resistenza. Un pugile tailandese ben allenato dovrebbe essere in grado di controllare la collera e il fastidio che sono ingredienti sfavorevoli per la sconfitta. La boxe tailandese accresce l'intelligenza e la sicurezza in sé!!!

GUERINO PAVONE

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